Il fenomeno migratorio e l’impatto sull’economia dei territori
I dati e l’impatto sull’economia del territorio del fenomeno migratorio nell’Ambito Territoriale Sociale n.5 Trani- Bisceglie
Trani, 8 marzo 2024 ore 9.30
Palazzo Beltrani – Via G. Beltrani, 51
Si è tenuto lo scorso Venerdì a Trani, nella sala al piano terra di Palazzo delle Arti Beltrani, il convegno dedicato agli otto anni del progetto SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) dell’Ambito Territoriale Sociale n.5 Trani -Bisceglie. L’incontro organizzato in collaborazione tra la Comunità Oasi2 San Francesco, ente attuatore del progetto, e l’Ambito Territoriale di Trani-Bisceglie, è stato l’occasione per analizzare il fenomeno migratorio e il relativo impatto socio-economico sui territori con dati alla mano, raccolti durante otto anni di progetto.
Oltre a una grande partecipazione della cittadinanza e degli addetti ai lavori (assistenti sociali, avvocati, operatori sanitari, operatori sociali), è stata l’occasione per riunire alcuni dei principali referenti nazionali e locali della rete SAI e per confrontarsi su un tema particolarmente delicato quale l’accoglienza e l’integrazione dei rifugiati e dei richiedenti asilo.
L’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Trani Alessandra Rondinone, nell’introdurre i lavori, insieme ad Alessandro Attolico, Dirigente dell’Ufficio di Piano Trani, ha espresso grande orgoglio nel presentare i risultati di un percorso che, ha detto: “parte da lontano ed è stato intrapreso con la consapevolezza di poter ottenere risultati performanti. Grazie all’impegno ed alle competenze di tutti gli attori coinvolti nel progetto SAI possiamo affermare senza tema di smentita di essere diventati un modello di accoglienza integrata. Abbiamo sviluppato sul territorio conoscenze tali che ci consentono, oggi, di leggere e gestire al meglio le dinamiche dei processi migratori e gli approcci socio-culturali da adottare, con un oggettivo miglioramento complessivo dei servizi territoriali a beneficio non soltanto di migranti in condizioni di svantaggio sociale ma dell’intera comunità locale”.
L’assessore al welfare della Regione Puglia, Rosa Barone, ha sottolineato che per contrastare il terribile fenomeno della tratta di esseri umani – che purtroppo colpisce tutti i Paesi dell’Unione Europea – è necessario il monitoraggio costante delle modalità di reclutamento delle vittime per attuare metodologie di intervento efficaci.
A tal proposito, il progetto ‘La Puglia non tratta’, che ha ottenuto il finanziamento per la sesta edizione, si occupa del sostegno delle vittime di tratta o di grave sfruttamento con attività di primo contatto con le popolazioni a rischio, azioni di identificazione dello stato di vittime, attività per l’inclusione delle stesse e per l’inserimento nel mondo del lavoro e tramite supporto psicologico. Combattere la tratta di esseri umani vuol dire combattere la criminalità organizzata. Per farlo è necessario tenere alta l’attenzione, lavorando in sinergia. Incontri come quello odierno aiutano a sensibilizzare sul tema e a diffondere informazioni e aggiornamenti utili per il contrasto del fenomeno in questione.
Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano afferma: “l’Amministrazione comunale di Bisceglie, come per lo studio sulle povertà presenti sul territorio presentato alcuni giorni fa, sostiene da sempre il superamento del mero aiuto materiale e dell’esclusiva distribuzione di cibo o alloggio, ma, come il progetto SAI insegna, l’obiettivo deve essere costruire percorsi di piena autonomia e integrazione socio-culturale ed economica. In questi anni, le centinaia di persone accolte hanno collaborato attivamente con gli operatori della Comunità Oasi2 San Francesco a cui va il mio ringraziamento insieme all’Ambito sociale di zona Trani Bisceglie, per un’effettiva emancipazione dal bisogno di ricevere assistenza e per una ricaduta positiva, sia in termini sociali che economici, sul territorio. I migranti, se accolti e accompagnati in un processo di integrazione, sono una risorsa dal valore enorme per la società”.
Anche il Vicepresidente della Provincia BT, Pasquale Di Noia, ha evidenziato la grande importanza del lavoro sinergico svolto dalle istituzioni che grazie al lavoro di coordinamento tra enti, associazioni, società civile e mondo del No-Profit e del volontariato è stato in grado in questi anni di creare una solida rete di accoglienza nel territorio della provincia BAT.
La responsabile del Servizio Centrale SAI, Virginia Costa, ha affrontato il tema riportando alcuni dati a livello nazionale ed evidenziando in questo contesto il dato pugliese. La Puglia risulta tra le prime regioni con 4000 posti destinati all’accoglienza e 122 progetti. Questi numeri la rendono un tassello fondamentale nella rete di accoglienza e integrazione nazionale, realtà di questo tipo danno senso e forza ad un sistema che ha dimostrato di poter funzionare bene e che per questo bisogna d’essere salvaguardato e rafforzato.
Rosita Catino, assistente sociale del Comune di Trani, insieme a Pina de Angelis, esperta valutatrice, e a Marcella Chiapperino, referente dei progetti SAI per l’ente attuatore, Comunità Oasi 2 San Francesco, hanno illustrato i dati raccolti evidenziando che gli indicatori relativi alla misurazione degli impatti riguardano il benessere delle persone inserite (sanitario, sociale, lavorativo), la capacità inclusiva del territorio, la generazione di nuove economie e hanno illustrato i principali dati relativi al numero di beneficiari accolti solo nell’ambito territoriale di Trani- Bisceglie – che ammonta in totale a 212 persone dei quali 23 sono minori d’età. La maggior parte proviene dai territori dell’Africa sub-Sahariana (62%) seguiti dall’Asia (Pakistan, Bangladesh, Afghanistan, 22%) la restante parte dal nord Africa, Medio Oriente e Ucraina.
Antonio Ciniero, Docente di Sociologia delle Migrazioni dell’Università del Salento ha descritto il quadro pugliese che presenta alcuni gruppi di più antico insediamento e un aumento dei dati relativamente all’acquisizione della cittadinanza, ai permessi di lunga durata, nuove nascite e iscritti a scuola. Negli ultimi cinque anni è aumentato, in controtendenza rispetto al quadro nazionale, anche il numero di richiedenti asilo o protezione. Tra i dati analizzati emerge come nel bilancio nazionale la spesa nell’ambito dei progetti di accoglienza ed integrazione, rapportata al ritorno sul territorio registra un saldo ampiamente positivo per circa 6,5 Mld di Euro, soprattutto grazie ai contributi previdenziali versati.
Il Presidente della Camera di Commercio di Bari, Luciana Di Bisceglie, ha sottolineato l’effetto positivo sul commercio dovuto a un ampliamento della tipologia di domanda e offerta di beni e servizi, mentre Filomena Matera, Presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali, e Francesco Logrieco, Presidente dell’ordine degli avvocati di Trani, hanno evidenziato quanto sia importante offrire un supporto specialistico che sia preparato specificamente per riconoscere e gestire le necessità dei beneficiari per conciliare al meglio le loro istanze con quelle della comunità accogliente.
L’incontro ha registrato alcune testimonianze anche dei principali attori che quotidianamente si impegnano sul territorio: la ASL BT, la Caritas di Bisceglie, delle scuole e del Presidente della Fondazione SMILE Puglia.
A conclusione della mattinata, Gianpietro Losapio, presidente della Comunità Oasi2 San Francesco, ha registrato con grande soddisfazione l’attenzione dimostrata sia da parte delle istituzioni, sia da parte dei partecipanti evidenziando come non ci possa essere accoglienza senza integrazione e inclusione. “Migrazioni, sviluppo e benessere sono elementi comuni di un processo che da anni è in corso nel nostro territorio – ha detto- e Trani e Bisceglie si sono dimostrate comunità accoglienti, aperte, pronte alle sfide di società pluriformi e di questo istituzioni e cittadinanza possono essere fiere”.
Tra le numerose iniziative volte da un lato all’integrazione dei beneficiari accolti, dall’altro a sensibilizzare la comunità locale su questi temi, ci sono quelle del mondo della creatività che spesso riesce a raccontare la realtà della vita meglio dei numeri e delle statistiche. Per questo, ad accogliere i partecipanti all’ingresso del Palazzo delle Arti Beltrani, sono state allestite tre mostre realizzate nell’ambito dei progetti: “Famiglia è…” a cura di Lisa Fioriello della Cooperativa Camera a Sud; la mostra fotografica “Habitus”- opere di Francesca Loprieno – video editing di Luca Rosato, realizzato all’interno del programma di residenze d’artista a cura di Michela Frontino e il video in realtà virtuale “In my place” di Michele de Sanctis.
Tutto l’incontro è stato costruito con speciale attenzione al tema d
ell’economia sociale e proprio in quest’ottica è stato pensato il dono per i partecipanti realizzato a mano dalla sartoria sociale sostenibile “MySbag” di Corato: una borsa in tela che simboleggia un diverso approccio all’economia, che sia fonte di benessere per tutti e consenta a tutti una vita dignitosa e soddisfacente. Anche il buffet a conclusione della mattinata è stato preparato con i prodotti “Buoni! Come fatti in casa” realizzati dagli ospiti della Comunità CASA don Tonino Bello di Ruvo di Puglia, la comunità terapeutica per persone con dipendenze fondata da don Tonino a Ruvo di Puglia. I prodotti sono trasformati direttamente nel laboratorio della Comunità a partire dai prodotti coltivati nei terreni della Comunità CASA don Tonino Bello.